Egregio Sig Autuoro ( come Lei non riconosce il mio ministero ordinato, io non riconosco il suo) venendo a Noi io sono stato ordinato da Mons Emmanuel Milingo con rito delle Ordinazioni) forse questo non lo sa o fa finta di non saperlo.
Quindi la mia ordinazione come anche ho avuto modo di parlare con don Ciro Cozzolino e don Salvatore Accardo é valida ma illecita in quanto nella successione apostolica è presente San Paolo VI. ( conosce Papa Paolo VI?)
Poi c’è un documento DOMINUS JESUS a firma dell’allora Card Ratzinger e firmata da Giovanni Paolo II le riporto quanto scritto al N 17 “ Le Chiese che, pur non essendo in perfetta comunione con la Chiesa Cattolica, restano unite ad essa per mezzo di strettissimi vincoli, quali la successione apostolica e la valida Eucaristia, sono vere Chiese particolari [59].
Perciò anche in queste Chiese è presente e operante la Chiesa di Cristo, sebbene manchi la piena comunione con la Chiesa cattolica, in quanto non accettano la dottrina cattolica del Primato che, secondo il volere di Dio, il Vescovo di Roma oggettivamente ha ed esercita su tutta la Chiesa [60]. Che consiglio vivamente di leggere così si accultura un pochino.
Poi le ricordo che i SACRAMENTI agiscono ex opera operato ( devo spiegargli anche questo?) va bene: Ex Opera operato (sperando che sappia almeno leggere il latino) I Sacramenti agiscono ex opere operato, per il fatto stesso di “aver fatto” quel che il Sacarmento richiede: se c’è validità di forma, materia e ministro il Sacramento è sempre valido.
E’ Dio che agisce per il tramite dei suoi ministri, e la Chiesa non ha – e non può avere – il potere di “annullare” ciò che Dio ha disposto.
La liceità con cui vengono amministrati, invece, non è materia di diritto divino ma dipende se, canonicamente, chi ha amministrato il Sacramento era autorizzato a farlo oppure no.
Facciamo il caso dell’Eucarestia, il più “semplice” da analizzare da questo punto di vista: se c’è validità di forma, materia e ministro la Transustanziazione si compie sempre. Un sacerdote validamente ordinato che pronuncia le parole della Consacrazione su del pane di frumento e del vino misto ad acqua consacra validamente, e quel pane e quel vino sono Corpo e Sangue di Cristo: ex opere operato. Se il Sacerdote in questione per qualche motivo è stato colpito da una qualche censura ecclesiastica potrebbe essere stato privato della “autorizzazione” a celebrare, ad esempio perché dimesso dallo stato clericale.
La dimissione dallo stato clericale priva il Sacerdote della “facoltà” di esercitare il suo ministero.
Siccome però la condizione sacerdotale rimane – perché un’Ordinazione validamente conferita non può essere revocata trattandosi di materia divina, nello stesso modo in cui non può essere “annullato” un Battesimo o “cancellata” una Cresima – se quel Sacerdote canonicamente dimesso dallo stato clericale decide di consacrare, rispettando forma e materia, continua a consacrare validamente.
Solo che lo fa illecitamente, perché lo fa non “nella” Chiesa ma “in contrasto” alla Chiesa, disobbedendo ad una censura ecclesiastica che lo aveva privato del “permesso” di farlo.
Per quanto riguarda l’assolvimento del precetto, la buona fede è sempre salva: se non so che il Sacerdote sta celebrando illecitamente non ho nessuna “responsabilità” nell’assistere alla sua celebrazione. Poi infine le ricordo che stiamo in Italia e c’è una Carta Fondamentale LA COSTITUZIONE che recita così : Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume..
E con questo Sig Autuoro la saluto, lei vada per la Sua strada e noi per la Nostra .
Don Francesco Balzano
